Vanda Lops, avvocato divorzista, presta consulenza ed assistenza nella separazione dei coniugi, anche giudiziale.
Da anni anni esercita la professione nei fori di Milano e Roma, possiede dunque vasta esperienza nel diritto di famiglia e nel diritto penale della famiglia.
La separazione giudiziale è il procedimento contenzioso che il coniuge instaura quando non ha trovato un accordo relativo alla separazione consensuale.
Domande frequenti sono: cosa accade se mio marito / mia moglie non vuole la separazione? Cosa succede se il marito non accetta la separazione, se la moglie rifiuta di separarsi?
In questo caso il coniuge che vuole separarsi deve instaurare un procedimento giudiziale attraverso il proprio avvocato.
Ed infatti, a prescindere dalla volontà dell'altro, un coniuge può sempre chiedere al Tribunale di pronunciare la separazione personale quando la convivenza è divenuta intollerabile.
Cosa accade se non troviamo un accordo per la separazione?
Se i coniugi non trovano un accordo sulla separazione il coniuge che vuole separarsi deve prendere l'iniziativa e, tramite il proprio avvocato, instaurare un procedimento di separazione giudiziale davanti al Tribunale competente.
Vediamo come funziona la separazione giudiziale.
L'avvocato al quale il coniuge ha conferito il mandato redige il ricorso introduttivo del procedimento ed iscrive la causa al ruolo del Tribunale.
Il Tribunale fissa la data della prima udienza che nella maggior parte dei Tribunali si tiene dopo quattro o cinque mesi dall'inizio del procedimento.
Il ricorso introduttivo ed il decreto del Tribunale che fissa la data dell'udienza devono essere notificati, cioè portati a conoscenza dell'altro coniuge, il quale ha un termine per costituirsi in giudizio tramite il proprio difensore.
Cosa accade se il coniuge non si costituisce in giudizio tramite un difensore? E se il coniuge non si presenta davanti al giudice il giorno dell'udienza?
Se la notifica del ricorso introduttivo è stata effettuata regolarmente il giudice lo dichiara contumace ed il procedimento di separazione giudiziale prosegue regolarmente.
E dunque la separazione si ottiene anche:
- se il coniuge non vuole separarsi;
- se il coniuge non si costituisce in giudizio tramite il proprio avvocato;
- se il coniuge non si presenta davanti al giudice all'udienza fissata dal Tribunale.
Al cliente che mi chiede "ho ricevuto la notifica di un ricorso per separazione giudiziale, posso ignorarla, non costituirmi in giudizio e non presentarmi all'udienza?" rispondo: "si, può farlo, ma non le conviene. Lei sarà dichiarato contumace, saranno emessi provvedimenti urgenti relativi alla separazione, poi si avrà la sentenza conclusiva del procedimento, senza che lei abbia fatto valere i suoi diritti e le sue ragioni".
In Italia i tempi dei procedimenti civili sono piuttosto lunghi, il procedimento di separazione non fa eccezione.
Ma nella causa di separazione il provvedimento del giudice arriva dopo pochi mesi dall'inizio del procedimento.
Alla prima udienza, infatti, il Giudice delegato ad istruire la causa adotta i provvedimenti temporanei ed urgenti relativi all'affidamento e al mantenimento dei figli, all'assegnazione della casa coniugale, all'eventuale assegno di mantenimento a favore del coniuge debole.
Si tratta di un provvedimento temporaneo, perché sarà sostituto dalla sentenza emessa all'esito dell'intero procedimento, ma esecutivo.
Le parti dovranno dunque eseguire le statuizioni del giudice: il coniuge al quale non è assegnata la casa coniugale dovrà allontanarsene; il coniuge obbligato al pagamento di assegni di
mantenimento dovrà adempiere puntualmente.
Non è facile prevedere i tempi per la conclusione della causa di separazione giudiziale.
Si tratta di un procedimento contenzioso, con rito ordinario, che può durare anche anni.
I tempi della separazione giudiziale, in buona sostanza, dipendono dall'attività istruttoria da svolgere (per esempio l'audizione di testimoni, lo svolgimento di una consulenza tecnica d'ufficio) e dalla mole di lavoro del tribunale competente.
I costi della separazione giudiziale dipendono dalle tariffe applicate dall'avvocato al quale si conferisce il mandato.
La parcella sarà redatta in base al valore economico della causa ed alla complessità delle questioni da trattare.
La legge prevede che l'avvocato deve fornire al cliente un preventivo di parcella per l'assistenza nella causa.
La legge (riforma Cartabria) prevede che è possibile chiedere la separazione ed il divorzio con un unico ricorso.
Quando sarà decorso il termine di un anno dalla prima udienza nel procedimento di separazione, se i coniugi non si saranno riconciliati, sarà emessa la sentenza di divorzio.
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